Punti di Interesse / Sardegna
SARDEGNA
Peschiera Mar’e Pontis
Si tratta di un luogo che non offre soltanto generose varietà di pesci, ma anche una storia lunga a partire dai Fenici.Sou Poazziu, residenza settecentesca, è un casale di due piani con terrazza, erto con lo scopo di sorvegliare i lavori. Gli altri dieci fabbricati, alcuni dei quali costruiti in epoca più recente, avevano invece lo scopo di custodire gli strumenti della pesca, di lavorare il pescato e di venderlo, ma anche di offrire una location in cui consumarlo (di fatti vi è la S’a osteria) e favorire il riposo dei pescatori.  Il luogo in cui ringraziare l’abbondanza è Santu Bissenti (San Vincenzo), era nello stesso periodo del Sou Poazziu costruita con mattoni crudi, ora sottoposta a restauro.
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Penisola del Sinis
Un modo senza dubbio singolare di percorrere i 19 km peninsulari è in sella ad una mountain bike, infatti sono a disposizione diversi itinerari per gli amanti delle due ruote che garantiscono una sana, ecologica, ma soprattutto mozzafiato esperienza.A metà tra terra e mare, la penisola si estende ed è divisa in due zone: una pianura a cui appartengono i variopinti stagni e l’altra formata dall’altopiano e dalla zona collinare, non meno stupefacente in quanto custodisce le mura dell’antica Tharros.Meta marittima per eccellenza sono le spiagge di quarzo di Is Aruttas che incorniciano il mare limpido, santuario della pesca e del silenzio, le dune di sabbia preziosa circondano anche gli stagni, unici per essere di colore cangiante. Presso gli stagni di Cabras è possibile ammirare i fenicotteri rosa e tantissime altre varietà di uccelli rendendo il luogo amato dai birdwatcher. Non solo natura, caratteristici sono anche i villaggi e la cerimonia di nove giorni a San Salvatore che culmina nella corsa a piedi scalzi con il santo.   
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Stagno di Cabras
A primeggiare non sono soltanto l’estensione di 2200 ettari e la ricchezza della flora, ma soprattutto la generosità della palude che ospita moltissime specie di pesci, elevando lo stagno a sacrario della pesca. Non solo ittiturismo, si è detto, un’attrazione da non perdere di fatti è lo spettacolo dei fenicotteri rosa o degli incredibili falchi, delle cavaliere d’Italia che si muovono tra i canneti e di altre specie di uccelli che attirano birdwatcher da tutto il mondo. Le attività all’aperto non sono finite qui, bensì consigliamo un tour in bicicletta lungo le incantevoli colline palustre per trascorrere una giornata davvero singolare all’insegna del relax, magari ammirando il profilo del mare al tramonto con una compagnia speciale.
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L’Antica città di Tharros
Si tratta di un centro nuragico fondato dai fenici tra VIII e VII sec a.C. di cui è possibile vedere lecinta murarie, le fondamenta degli edifici, delle terme e dei templi insieme ad altre accattivanti scoperte archeologiche nelle vicinanze come i resti di un centro protostorico dell’età del bronzo. Vi è inoltre la torre spagnola del colle San Giovanni e vari resti di nuraghi, rispettivamente a Capo San Marco e nell’insenatura di Sa Naedda.La sezione più emozionante dello scavo consiste nella visita alla necropoli e nel prossimo tophet, area consacrata in cui sono conservati resti cinerei infantili, urne, stele e altri utensili sacri, oggi custoditi nel museo Marongiu, che recano il fascino di una cultura antica e di storie ancora da scoprire.Non solo civiltà perdute: nelle vicinanze di Tharros è possibile ammirare la chiesa di San Giovanni e l’antica fonte battesimale del V sec, situata tra due colonne doriche, resti della chiesa di San Marco ormai scomparsa.
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