Escursioni / Toscana
TOSCANA
Tra terra e mare: la Laguna di Orbetello
ACCESSIBILITÀ
Facile
Dopo un rapido trasferimento dallo scalo di Porto Santo Stefano, la giornata inizia uscendo in barca sulla Laguna di Orbetello insieme ai pescatori, custodi della laguna ed eredi di una lunga tradizione nell’arte della pesca e della lavorazione del pesce. In loro compagnia i visitatori sono condotti alla scoperta della fauna e dei paesaggi dell’area protetta e degli antichi segreti del loro mestiere, tramandati di generazione in generazione. Per approfondire questo aspetto si prosegue quindi verso la Peschiera di Santa Liberata, la più grande e la più complessa tra quelle della laguna, dove si comprenderà più a fondo il delicato equilibrio naturale dell’area e il complesso ruolo di tutori svolto dai pescatori.A completare questa esperienza, la pausa ristoro si svolge presso il Centro Degustazione della Cooperativa dei Pescatori di Orbetello, dove il visitatore può assaggiare ed acquistare i migliori prodotti della laguna, la cui qualità e sostenibilità è certificata dal marchio Slow Food.Nel pomeriggio, ritornando verso il promontorio dell’Argentario, si percorre la scenografica Via Panoramica in autobus e si conclude la giornata con una visita alla Fortezza Spagnola e alle sue mostre permanenti “Memorie Sommerse” e “Maestri d’Ascia”, a coronamento di una ricca esperienza dedicata al rapporto tra Uomo e Mare.Da Porto Santo Stefano si può proseguire l’ideale percorso crocieristico ipotizzato o concluderlo. Nella seconda ipotesi Porto Santo Stefano è ben servito da una vicina stazione ferroviaria e dalla adiacente via Aurelia che conduce a Roma. L’aeroporto più vicino è l’Internazionale Leonardo da Vinci -Fiumicino (Roma), a circa 150 km; in direzione nord invece sono dislocati gli aeroporti di Pisa e di Firenze, raggiungibili con diversi mezzi.
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TOSCANA
Il nettare degli Dei
ACCESSIBILITÀ
Facile
Partendo la mattina dallo scalo di Porto Santo Stefano si raggiunge Vetulonia, piccolo borgo medievale incastonato nel cuore della Maremma. Per secoli Vetulonia è stata una celeberrima città della Dodecapoli etrusca, una potenza economica, politica e artistica di cui nel corso della storia si erano perse completamente le tracce. Solo nel 1880 i reperti venuti alla luce in seguito alle campagne di ricerca svolte da Isidoro Falchi “un medico al servizio dell'archeologia” dimostrarono, al di là di ogni dubbio, che l’antica e misteriosa città era stata ritrovata. Il visitatore quindi può scoprire la “città perduta”, visitando il Museo etrusco con le sue curatissime collezioni. La visita al Museo, oltre che nel modo tradizionale, è fruibile attraverso l’esperienza assolutamente unica del laboratorio multisensoriale “Appuntamento al Buio”. Il visitatore, bendato, diviene protagonista di un momento di conoscenza del tutto intimo e personale, durante il quale entra in contatto con alcuni reperti scoprendone le caratteristiche attraverso sensi mai valorizzati prima quali il tatto, il gusto e l’olfatto, stimolati grazie ai profumi e alle essenze comuni del mondo antico. Seguendo questo filo conduttore, ci si sposta nella vicina cantina di Rocca di Frassinello dove, dopo un light lunch ristoratore, nel primo pomeriggio il visitatore è condotto a conoscere quella che secondo la rivista AD Architectural Digest è tra le 14 cantine più belle del mondo. A conclusione dell’escursione il visitatore può completare l’esperienza degustando il vino “all’etrusca” nei suggestivi locali dedicati alla mostra “Gli Etruschi e il Vino a Rocca di Frassinello”. 
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