Toscana
Gli Etruschi e il vino di Rocca Frassinello
Giuncarico, Gavorrano (GR)

“La Rocca di Frassinello, come tutte le rocche, oppone resistenza a qualche cosa, forse alla banalità. Frassinello ci spiega come il mondo contemporaneo è composto da infiniti ponti tra passato e futuro. Regalando un futuro al passato di Frassinello, gli etruschi ci hanno regalato questo bellissimo vaso con Dioniso, che la festa cominci” - Italo Rota

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CITTA' E BORGHI

Amanti del vino e della storia trovano una location ideale a Rocca Frassinello. Il “nettare degli dei” diviene qui filo conduttore per riportarci ad una delle civiltà più grandi della nostra storia, la civiltà etrusca. Un ritorno al passato, ad un popolo che sulle medesime terre ha posto le proprie radici ben 2.000 anni prima. Le nuove menti del corso di etruscologia, lavorano in simbiosi con la cantina per incentivare quella che è la riscoperta della necropoli di San Germano e riportare attenzioni sulla civiltà alla quale si attribuisce la prima coltivazione di un rudimentale Sangiovese, lo stesso vino oggi coltivato e perfezionato a Rocca Frassinello ed utilizzato da Italo Rota in quest’esperienza che ben si distacca dalla semplice visita del punto archeologico. Si tratta di un percorso multi sensoriale che farà cogliere molteplici sfaccettature della civiltà etrusca e la relativa necropoli.

“La Rocca di Frassinello, come tutte le rocche, oppone resistenza a qualche cosa, forse alla banalità. Frassinello ci spiega come il mondo contemporaneo è composto da infiniti ponti tra passato e futuro. Regalando un futuro al passato di Frassinello, gli etruschi ci hanno regalato questo bellissimo vaso con Dioniso, che la festa cominci” sono queste le parole dello stesso Italo Rota.