Il porto di Genova è il porto italiano più grande per estensione (700 hm² di spazi a terra e 500 hm² di specchi acquei, 22 km di banchine e pescaggi a filo di banchina tra gli otto metri delle calate passeggeri ai quindici metri dei grandi terminal contenitori del VTE e del SECH) e vanta di essere il porto con più linee di navigazione e di movimentazione container con destinazione finale.
Il porto occupa una posizione strategica in quanto è in uno sbocco naturale al mare delle regioni Nord-Ovest Italiano. Si sviluppa, partendo da levante verso ponente, dal bacino delle Grazie (l'area dove sorgono i cantieri e le officine delle riparazioni navali), poco distante dal quartiere fieristico della Foce e dal porticciolo turistico Duca degli Abruzzi, fino ai moderni terminal per la movimentazione delle merci poco distanti dalla Lanterna. Lo scalo comprende al suo interno, lungo i circa sei chilometri di strada sopraelevata che definiscono anche visivamente il cosiddetto waterfront, l'area del rinnovato porto antico. In sostanza il porto di Genova restituisce alla città un valore simbolico aggiunto che va oltre il significato strettamente funzionale: il porto è infatti la città stessa e ne costituisce buona parte della sua storia.